27 giu 2009

Bando Filiera della Nautica - 12/08/2009

Possono partecipare le microimprese, piccole, medie imprese e le grandi imprese, singole o aggregate, operanti nei settori di attività della nautica e nello specifico (ATECO 2007):

13.92.2 Fabbricazione di articoli in materie tessili nca
25.99.99 Fabbricazione di altri articoli metallici e minuteria metallica nca
26.51.1 Fabbricazione di strumenti per navigazione, idrologia, geofisica e meteorologia
28.11.11 Fabbricazione di motori a combustione interna (esclusi i motori destinati ai mezzi di trasporto su strada e ad aeromobili)
28.11.2 Fabbricazione di turbine e turboalternatori (incluse parti e accessori)
28.12.0 Fabbricazione di apparecchiature fluidodinamiche
28.13.0 Fabbricazione di altre pompe e compressori
30.11.0 Cantieri navali per costruzioni metalliche e non metalliche
30.12.0 Costruzione di imbarcazioni da diporto e sportive
33.15.00 Riparazione e manutenzione di navi commerciali e imbarcazioni da diporto (esclusi i loro motori)

Sono altresì ammissibili le imprese operanti nella filiera connessa alla nautica, individuate mediante il parametro del fatturato, attivo o passivo, che si richiede sia composto per almeno il 25% da commesse relative a imprese operanti nei settori di attività sopra indicati, incluse alcune attività di servizi alla produzione.
Le richiedenti devono avere sede o almeno una unità operativa nel territorio regionale o l’intenzione di aprire una sede o unità locale operativa a seguito della valutazione positiva del programma di investimento entro i 30 giorni successivi alla sottoscrizione dell’atto di impegno.
Le proposte di investimento, di importo pari o superiore ad € 50.000,00 nel caso di imprese singole e pari o superiore a € 100.000,00 nel caso di aggregazioni tra imprese, devono essere articolate sulla base delle seguenti tipologie di intervento:

A) Ricerca e sviluppo di nuovi materiali
Si intende promuovere lo sviluppo e l’impiego di materiali innovativi e di tecniche di costruzione innovative – in particolare per quanto riguarda la realizzazione degli scafi – che garantiscano una maggiore tutela ambientale.
Per materiali innovativi si intendono tutti quei materiali che possono sostenere la sicurezza, il rispetto ambientale, la funzionalità ed il valore estetico (come ad esempio vernici speciali, impiego dell’alluminio al posto dell’acciaio ecc.).
Le tecniche innovative si basano sull’adeguamento delle tecniche produttive delle imprese grazie anche alla collaborazione con università, centri di ricerca ed altre imprese. Tale adeguamento può essere espletato attraverso una pluralità di direzioni che vanno dai materiali riciclabili utilizzati, alla qualità delle lavorazioni, alla finitura delle imbarcazioni, alle dotazioni di bordo, al design stesso.

B) Adeguamento dei processi produttivi ai nuovi materiali
Al fine di adeguare la totalità delle fasi dei processi produttivi dell’intera filiera per la nautica ai nuovi materiali, è necessario sostenere investimenti in innovazione atti ad adeguare le strutture produttive delle imprese, funzionalmente all’introduzione dell’innovazione di processo,di prodotto e organizzativa generata dall’introduzione di nuovi materiali.
Tali investimenti saranno orientati su più fronti che vanno dai materiali utilizzati, alla progettazione di scafi, alla qualità delle lavorazioni, alla finitura delle imbarcazioni, alle dotazioni di bordo, al design. Alla stessa maniera gli investimenti dovranno essere indirizzati all’adozione di strategie di consolidamento e aggregazione tra operatori, di differenziazione competitiva mediante l’acquisizione di servizi reali specialistici.
Inoltre, si prevede il sostegno a progetti il cui contenuto tecnologico è basato sulla messa a punto di processi innovativi applicati a materiali e settori tradizionali (metalmeccanica, legno e arredo ecc.) che nel settore nautico possono offrire vantaggi dal punto di vista della sostenibilità ambientale, della resistenza meccanica, della leggerezza o della facilità di lavorazione.
Tale approccio ha come obiettivo quello di offrire e riscoprire imbarcazioni tradizionali che incorporano tecnologie avanzatissime.

C) Patti per la produttività
L’intervento mira a sostenere la filiera della nautica attraverso la promozione di specifici “Patti per la produttività”(si intende un accordo tra impresa leader ed almeno tre PMI fornitrici che prevede la stabilizzazione per almeno tre anni dei rapporti di fornitura assicurando garanzie su relativi pagamenti a fronte del raggiungimento, da parte del singolo fornitore, di predeterminati obiettivi in termini di rapidità, qualità e prezzi - ad esempio coprogettazione, esecuzione ordini, consegne, riduzione della difettosità e degli scarti) con lo scopo di rendere possibile il superamento del problema della frammentazione (presente in un notevole numero di micro e piccole imprese dedicate alla subfornitura) e dell’instabilità dei rapporti fra le imprese leader e le imprese subfornitrici. Il vantaggio legato alla stabilizzazione dei rapporti di filiera permette inoltre di rendere maggiormente “bancabili” le imprese di piccole dimensioni e favorire pertanto l’accesso al credito.

D) Estensione della filiera
Gli investimenti devono essere tesi a sviluppare sinergie e strategie presso nuovi bacini di riferimento finalizzate all’aumento degli standard qualitativi, dei tempi di realizzazione e consegna, dei processi di aggiornamento tecnologico.
All’interno del sistema produttivo della nautica le imprese potrebbero pertanto diventare un nuovo bacino di riferimento per la filiera in senso lato ad apportare le loro expertise nell’ambito della nautica fornendo materiali complessi alle imprese della filiera cosi aumentando in tal modo gli standard qualitativi.
Gli investimenti sono pertanto finalizzati all’acquisizione di servizi specialistici di Manager con elevate competenze, in grado di ridefinire i rapporti di filiera impiegando le risorse in chiave strategica per le finalità del comparto, anche nell’ottica di favorire i processi di internazionalizzazione.

E) Tirocini formativi e Coaching (FSE)
Il tirocinio è un periodo di formazione on the job che favorisce l’ingresso nel mondo del lavoro e consiste nella fase pratica dell’insegnamento individuale allo scopo di acquisire gli elementi specifici di una realtà aziendale.
Il coaching o consulenza individuale consiste in un intervento di supporto alla singola persona o ad un gruppo di persone, tramite la formazione e l’affiancamento, allo scopo di aiutare l’individuo o l’intero gruppo a raggiungere il massimo livello delle proprie capacità di performance ed al raggiungimento di obiettivi personali, relazionali o professionali. Il coach è un professionista dedicato allo sviluppo delle abilità di un individuo definito coachee, un gruppo o un’equipe, per il raggiungimento di obiettivi specifici.

Le agevolazioni, in forma di contributi in conto capitale, sono di diversa entità in quanto trattasi di interventi che soggiacciono a differenti normative in relazione alle tipologie di programmi, tipologie di spese, aree geografiche e dimensioni aziendali. In linea generale, il contributo varia da un minimo del 15% ad un massimo del 75%.

Scadenza presentazione domande: 12/08/2009

Bando Efficienza ed ecosostenibilità filiera della carta 12-08-09

Possono presentare domanda: le microimprese, piccole, medie e grandi imprese, singole o aggregate, aventi sede od almeno una unità produttiva nel territorio regionale oppure che intendano aprirla entro i 30 gg. successivi alla sottoscrizione dell’atto d’impegno, che operano nei seguenti settori di attività (ATECO 2007):
17.12.0 Fabbricazione di carta e cartone
17.21.0 Fabbricazione di carta e cartone ondulato e imballaggi di carta e cartone
17.22.0 Fabbricazione di prodotti igienico-sanitari
17.23.0 Fabbricazione di prodotti cartotecnici
17.29.0 Fabbricazione di altri articoli di carta e cartone
18.13.0 Lavorazioni preliminari alla stampa e ai media
28.95.0 Fabbricazione di macchine per l’industria della carta e del cartone

Possono altresì partecipare le imprese operanti nei settori economici connessi alla filiera produttiva della carta, individuate in base alla percentuale di fatturato (attivo e passivo) di almeno il 25% derivante da commesse relative ai settori sopra elencati.

Le agevolazioni consistono in contributi a fondo perduto di diversa intensità in base alla tipologia di investimento, alla categoria di spese, alle dimensioni dell’azienda richiedente, all’ubicazione ed al regime di aiuto applicabile e vanno dal 10% fino al 75% delle spese ammissibili.
I progetti di investimento, di importo superiore a € 50.000 nel caso di singole imprese e di € 100.000 nel caso di aggregazioni tra imprese, devono basarsi sulle seguenti tipologie di investimento:

A) RISORSE NATURALI E TUTELA AMBIENTALE
Gli investimenti devono essere finalizzati a favorire l’adozione di tecnologie ecocompatibili che consentano di ridurre il consumo energetico, l’impatto ambientale e l’impiego di additivi chimici, in termini sia quantitativi che qualitativi, ovvero scegliendoli in funzione della loro sicurezza, non tossicità e biodegradabilità, secondo i principi della “chimica verde”. I programmi di investimento potranno pertanto essere rivolti al contenimento del consumo idrico ed all’abbattimento degli inquinanti nelle acque reflue. Allo stesso modo gli investimenti potranno essere finalizzati alla tutela dell’aria.

B) PRODOTTI INNOVATIVI, RECUPERO E REIMPIEGO
Gli investimenti devono favorire l’introduzione di nuove tecnologie nel processo produttivo finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti che presentino caratteristiche di innovatività rispetto alla qualità, alle applicazioni ed alla valorizzazione del prodotto stesso ovvero del prodotto al termine del ciclo di vita. Rispondono a tale finalità gli investimenti che propongono nuove tecnologie (ad es. nanotecnologie) per l’impiego dei prodotti di carta in nuovi contesti e/o in contesti innovativi (quali la ricerca medica, farmacologia, tessutale ecc., le biotecnologie applicate al riciclo ecc.) e gli investimenti mirati all’introduzione di pratiche che prevedano una riduzione del prelievo a livello forestale a seguito dell’individuazione di approvvigionamenti innovativi.

C) EFFICIENZA ENERGETICA
Gli investimenti devono essere finalizzati alla realizzazione di sistemi volti alla gestione efficiente dell’energia nelle cartiere mediante attività tese alla riduzione del fabbisogno energetico. Tali attività potranno interessare sia le strutture che i processi. Particolare attenzione sarà posta nei confronti degli investimenti tesi a favorire processi di recupero energetico mediante l’utilizzo degli scarti e dei rifiuti di produzione. Esempi in tal senso sono costituiti da tecnologie combinate di massificazione e reforming, dall’impiego dei fanghi essiccati per la cogenerazione. Le attività potranno prevedere l’acquisizione di specifici servizi reali finalizzati alla realizzazione di audit energetici, all’individuazione di tecnologie innovative da introdurre nei processi produttivi, alla progettazione di impianti di cogenerazione.

I programmi d’investimento devono essere avviati dopo la presentazione della domanda di agevolazione ed essere realizzati entro 24 mesi dalla pubblicazione della graduatoria.

Scadenza presentazione domande: 12/08/2009

Bando Frontiere Tecnologiche - 31/07/09

L’Avviso è finalizzato alla presentazione di proposte relative alla realizzazione di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, anche con l’eventuale ausilio di Organismi di Ricerca, e alle attività ad esso collegate sinergicamente, al fine di promuovere un approccio integrato atto a sviluppare forti sinergie tra sistema della ricerca e mondo produttivo e ad agevolare i processi di trasferimento tecnologico.
Sono invitate a presentare progetti in forma singola o aggregata:
a) le piccole e medie imprese (PMI) di produzione e di servizi alla produzione aventi almeno una sede operativa nel territorio regionale e costituite, all’atto della presentazione del progetto da almeno 12 mesi.
b) Le piccole imprese (PI) classificabili come “nuove imprese innovative” così come definite
dal Regolamento 800/2008 della Commissione, esclusivamente in collaborazione (ATI, ATS) con PMI di cui al punto a).
Possono presentare progetti anche Consorzi, formalmente costituiti, tra i soggetti destinatari di cui ai precedenti punti a) e b).
Possono partecipare alla selezione di progetti le imprese operanti in tutti i settori
di attività della classificazione ATECO 2007 con esclusione dei seguenti:
G – Commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli
H – Trasporto e magazzinaggio (limitatamente ai codici 49.32 – 49.39 – 49.42 – 52.21 - 53)
I – Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione
K – Attività finanziarie e assicurative
L - Attività immobiliari
N – Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese
O – Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria
P – Istruzione
T - Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico;
produzione di beni e servizi indifferenziati per uso proprio da parte di famiglie
e convivenze
U – Organizzazioni ed organismi extraterritoriali
Sono altresì escluse le imprese operanti nei settori ritenuti sensibili dalla vigente normativa comunitaria:
a) industria siderurgica
b) fibre sintetiche
c) costruzioni navali
d) industria carbonifera.
Il presente avviso è finalizzato alla presentazione di progetti relativi allo sviluppo di Frontiere Tecnologiche, anche attraverso la collaborazione tra imprese.
I progetti devono poter valorizzare, attraverso l’intervento finanziario pubblico, attività di ricerca, orientate alla creazione di capacità tecnologiche strategiche e di know-how, in grado di rappresentare presupposti concreti per successive fasi di sviluppo, grazie alle conoscenze accumulate dalle imprese proponenti.
Possono essere presentati progetti i cui costi complessivi, con riferimento alle spese riconoscibili non siano inferiori ad € 300.000,00.
Il contributo massimo concedibile,nel limite delle intensità d’aiuto, non potrà essere superiore ad € 500.000,00.
I progetti devono prevedere lo svolgimento di attività di ricerca industriale e/o sviluppo Sperimentale. Congiuntamente al progetto di R&S può essere presentato un progetto che preveda la creazione di una Rete di cooperazione tra imprese e Organismi di Ricerca che sia sinergica e coerente al conseguimento degli obiettivi previsti.

Le attività previste riguardano:
Ricerca industriale e/o sviluppo sperimentale
Programmi di ricerca industriale e Sviluppo Sperimentale in cui la fase di Ricerca Industriale abbia un’incidenza massima del 30% sul costo totale del programma R&S presentato. Sono altresì ammissibili programmi che prevedano la sola fase di Sviluppo Sperimentale.
Reti di cooperazione tra imprese e organismi di ricerca
Con tale attività si prevede la creazione di reti di collaborazione caratterizzate e strutturate in funzione di obiettivi scientifici e tecnologici chiaramente definiti e di comune interesse per il tessuto imprenditoriale laziale con riferimento alla Frontiera Tecnologica afferente il programma di R&S. Le reti potranno avere anche valenza interdisciplinare purché l’interdisciplinarità sia funzionale agli obiettivi che si intende conseguire e contribuisca a facilitare il coordinamento ed il trasferimento di conoscenze. La rete dovrà essere costituita dal soggetto destinatario, da imprese non partecipanti al programma di R&S ed Organismi di Ricerca. I costi riconoscibili per tale attività saranno esclusivamente quelli sostenuti dal soggetto destinatario.
Le spese ammissibili sono le seguenti :
a) spese di personale (ricercatori, tecnici e altro personale ausiliario) nella misura in cui essi sono impiegati nel progetto
b) costi degli strumenti e delle attrezzature nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto (ammortamenti);
c) costi della ricerca contrattuale, delle competenze tecniche e dei brevetti, i costi dei servizi di consulenza e di servizi equivalenti utilizzati esclusivamente ai fini dell’attività di ricerca.
d) altri costi di esercizio, inclusi costi di materiali, forniture e prodotti analoghi, sostenuti direttamente per effetto dell’attività di ricerca.
e) spese generali supplementari derivanti direttamente dal progetto di ricerca nel limite massimo del 10% dell’intero valore del progetto;
L’intensità d’aiuto viene determinata per ciascun beneficiario in funzione delle sue dimensioni ed eventualmente del requisito di progetto di collaborazione in quanto i soggetti destinatari possono presentarsi in forma aggregata e vanno dal 35% all’80% delle spese ammissibili.
Scadenza: 31/07/09

19 giu 2009

Roma - finanziamenti alle piccole imprese in periferia - 03/07/09

Bando destinato a finanziare progetti di investimento e sviluppo di piccole e micro imprese nuove o esistenti in aree di degrado urbano. L’intervento vuole agevolare il potenziamento e la diffusione dell’economia nelle periferie romane, anche per creare nuova occupazione e migliorare le condizioni di vita dei cittadini.
I soggetti destinatari delle agevolazioni sono le “piccole imprese” e le “microimprese” per la fornitura e/o produzione di beni e servizi, nuove (intendendo per tali anche le imprese costituite da non oltre 18 mesi) o esistenti, nella forma giuridica di:
- ditte individuale
- società di persone;
- società di capitale;
- cooperative sociali di tipo A e B (ai sensi della legge 381/91);
- cooperative di produzione e lavoro
La sede dei soggetti proponenti oggetto della richiesta di agevolazione deve essere localizzata nel comune di Roma all’interno di specifiche e limitate zone urbanistiche (per dettagli contattare dott. A. Fradella).
Potranno essere presentati progetti di investimento del valore compreso tra Euro 20.000,00 ed euro 400.000,00.
Le agevolazioni sono concesse a fronte di investimenti, al netto di IVA, relativi all’acquisto di beni materiali ed immateriali a utilità pluriennale, nuovi di fabbrica o acquisiti da distributori autorizzati con obbligo di adeguate garanzie.
Più in particolare, le tipologie di investimenti ammissibili sono le seguenti:
- Studi di fattibilità, progettazione esecutiva, direzione lavori, servizi di consulenza ed assistenza, complessivamente nel limite del 10% del totale del programma di investimenti;
- acquisto brevetti, realizzazione marchio aziendale, realizzazione sito WEB,
realizzazione di sistemi qualità e/o ambientali, certificazioni qualità e/o ambientali;
- spese per opere murarie ed assimilabili (impianti tecnici quali elettrico, di
condizionamento, idrico, antincendio, etc.) relative ad interventi di ristrutturazione ed ammodernamento di locali nella misura massima del 50% del valore totale del programma di investimenti e a condizione che siano coerenti con le finalità del bando;
- Acquisto di impianti specifici, macchinari e attrezzature, compresi gli arredi;
- Sistemi informativi integrati per l’automazione, impianti automatizzati o robotizzati, acquisto di software per le esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
- Investimenti atti a consentire che l’impresa operi nel rispetto di tutte le norme di sicurezza dei luoghi di lavoro, dell’ambiente e del consumatore e, tra questi,
investimenti specifici volti alla riduzione dell’impatto ambientale, allo
smaltimento/riciclaggio dei rifiuti e alla riduzione dei consumi energetici e/o idrici.
Le agevolazioni saranno pari al 50% dell’intero piano degli investimenti ammesso, e saranno così ripartite:
• 50% dell’agevolazione sotto forma di contributo a fondo perduto (no interessi, no restituzione)
• 50% dell’agevolazione sotto forma di mutuo al tasso agevolato annuo dello 0,5%
Scadenza bando: 03/07/2009

Bando POR FESR Attività II.1 - efficienza energetica ed energie rinnovabili - 05/08/2009

Le richieste di contributo possono essere presentate da microimprese, piccole e medie imprese , singole o aggregate, aventi sede o almeno una unità produttiva nel territorio regionale ovvero che intendano aprire una sede o unità locale operativa a seguito della valutazione positiva del programma di investimento entro i 30 giorni successivi alla sottoscrizione dell’atto di impegno
Le forme di aggregazione previste sono le seguenti:
-le ATI – Associazioni Temporanee di Imprese;
-le ATS – Associazioni Temporanee di Scopo;
-i Consorzi, costituiti anche in forma cooperativa

Soggetti ammissibili sono le imprese operanti nei macrosettori di attività B, C, D, E ,F, H, J, M, N (a richiesta un dettaglio dei codici ammessi ed esclusi) di cui alla classificazione ATECO 2007.
I programmi di investimento possono riguardare una o entrambe le seguenti tipologie di intervento:
A)Efficienza energetica, cogenerazione e gestione energetica
Interventi finalizzati al risparmio energetico e all’ottimizzazione dell’utilizzo di energia sostenuti da una preliminare attività di auditing energetico in grado di definire interventi e risultati attesi. Saranno quindi finanziati i seguenti interventi, con esclusione di quelli riguardanti l’edilizia residenziale:
i.interventi per l’efficienza energetica dell’involucro edilizio, ivi inclusi gli interventi di razionalizzazione degli impianti termici ed elettrici preesistenti;
ii.acquisto di impianti, beni e strumenti che consentano la riduzione puntuale dei consumi e il conseguimento di più alti rendimenti energetici quali, ad esempio: motori elettrici ad elevata efficienza ed inverter; pompe di calore ad assorbimento a gas; caldaie centralizzate o a condensazione; impianti di cogenerazione e trigenerazione ad alto rendimento; sistemi di monitoraggio dell’efficienza energetica (ad es. telecontrollo, sistemi di contabilizzazione energetica); impianti per l’utilizzo diretto del calore geotermico mediante pompe di calore; forni ed altri impianti specifici di produzione;
iii.impianti solari termici;
iv.reti di teleriscaldamento per la distribuzione di energia termica prodotta da fonti rinnovabili o da impianti di cogenerazione e trigenerazione ad alto rendimento.

B)Produzione di energia da fonti rinnovabili
i.impianti solari fotovoltaici;
ii.gli impianti micro e mini eolici ;
iii.impianti di produzione di energia alimentati a biomassa, a biogas o a biocarburanti e sistemi ad essi correlati;
iv.interventi correlati a quelli previsti per l’immagazzinamento di energia da fonti rinnovabili mediante sistemi di accumulo energetico.

Le spese ammissibili per la realizzazione degli interventi di cui ai punti A) e B) riguardano:
a)servizi per audit energetici e di certificazione energetica;
b)progettazione tecnica ed economico-finanziaria, redazione dei piani della sicurezza in fase di progetto e di cantiere, direzione lavori, sicurezza e collaudo (solo nel caso di impianti per la produzione di energia rinnovabile e nel limite del 10% del totale degli investimenti ammissibili);
c)interventi per l’efficienza energetica dell’involucro edilizio, ivi inclusi gli interventi di razionalizzazione degli impianti termici ed elettrici preesistenti;
d)realizzazione, acquisto e installazione di impianti, apparecchiature e strumenti necessari alla realizzazione del progetto, compresi quelli per il telecontrollo e il monitoraggio energetico degli immobili;
e)lavori a corpo e a misura per la realizzazione del progetto (nel limite del 10% del totale degli investimenti ammissibili).

Sono inoltre ritenute ammissibili le spese generali correlate alla realizzazione del programma di investimento di seguito elencate:
1)spese del personale interno che partecipa alla realizzazione del progetto, in misura massima del 10% dell’investimento complessivo;
2)costi generali ed accessori, inclusi costi di materiali, forniture e prodotti analoghi, sostenuti direttamente per il progetto, gli oneri per le fideiussioni e per gli oneri di aggregazione, nel limite del 5% dell’investimento complessivo.

I contributi per i servizi per audit energetici e di certificazione energetica di cui alla precedente lettera a sono pari al 50% dei costi ammissibili e le rimanenti spese (lettere b-e), pur agevolate al 50% dei costi ammissibili, trovano il limite del De Minimis.
Per gli investimenti che prevedono la produzione di energia elettrica da impianti fotovoltaici, i richiedenti potranno avvalersi dei benefici del “conto energia”; in tal caso il contributo concesso sarà pari al 20% della spesa ammessa per gli impianti finanziati.
I programmi di investimento devono essere realizzati nel termine massimo di 24 mesi che decorrono dalla data di pubblicazione della graduatoria dei soggetti beneficiari.
Scadenza presentazione domande: 05/08/2009

Bando Ob CRO - Agevolazioni al settore ed alla filiera dell’audiovisivo - 13/07/2009

Le richieste di contributo possono essere presentate dalle seguenti categorie di soggetti destinatari:
a) le microimprese, piccole, medie imprese e le grandi imprese operanti nei settori di attività dell’audiovisivo sotto indicati, costituite in forma singola od aggregata, aventi sede o almeno una unità operativa nel territorio regionale ovvero che intendano aprire una sede o unità locale operativa a seguito della valutazione positiva del programma di investimento entro i 30 giorni successivi alla sottoscrizione dell’atto di impegno.
b) soggetti giuridici pubblici e privati diversi dall’impresa (quali ad esempio Università, Centri di Ricerca), qualora partecipino in forma aggregata con le PMI.
Le forme di aggregazione previste sono le seguenti:
- le ATI – Associazioni Temporanee di Imprese;
- le ATS – Associazioni Temporanee di Scopo;
- i Consorzi, costituiti anche in forma cooperativa

Soggetti ammissibili in via principale sono le imprese operanti nei seguenti settori di attività (ATECO 2007)

59.11.00 Attività di produzione cinematografica, di video e di programmi televisivi
59.12.00 Attività di post-produzione cinematografica, di video e di programmi televisivi
59.13.00 Attività di distribuzione cinematografica, di video e di programmi televisivi
59.14.00 Attività di proiezione cinematografica
59.20.10 Edizione di registrazioni sonore
59.20.20 Edizione di musica stampata
59.20.30 Studi di registrazione sonora
60.10.00 Trasmissioni radiofoniche
60.20.00 Programmazione e trasmissioni televisive
61.10.00 Telecomunicazioni fisse
61.20.00 Telecomunicazioni mobili
61.30.00 Telecomunicazioni satellitari

Ulteriori attività ammissibili sono quelle appartenenti alla filiera connessa all’audiovisivo (dettaglio codici attività su richiesta degli interessati) individuate mediante il parametro del fatturato, attivo o passivo, che si richiede sia composto per almeno il 25% da commesse relative a imprese operanti nei settori di attività sopra riportati.
Le proposte di investimento, di importo pari o superiore ad € 50.000,00 nel caso di imprese singole e pari o superiore a € 100.000,00 nel caso di aggregazioni tra imprese, devono essere articolate sulla base delle seguenti tipologie di intervento:
A) Industrializzazione del patrimonio filmico e documentale, ossia l’elaborazione progettuale, lo sviluppo prototipale e la conseguente ingegnerizzazione di attrezzature, macchinari e software atti a trasformare in supporti non deteriorabili (digitalizzazione) il patrimonio di riferimento sia l’introduzione nei processi produttivi di attrezzature e macchinari tecnologicamente avanzati adatti al conseguimento delle scopo, anche al fine di poter successivamente procedere alla sua trasformazione in prodotti commerciali.
B) Azioni e programmi di investimento strategici per il rafforzamento competitivo del Sistema Produttivo Locale dell’Audiovisivo, ossia la messa a punto di sistemi e di percorsi di ricerca industriale, sperimentazione, prototipazione e brevettazione industriale finalizzati al miglioramento della dotazione tecnologica delle imprese del comparto.
Le spese ammissibili, diverse per caratteristiche del programma, sono in linea generale le seguenti:
a. spese di personale impiegato per il progetto di ricerca
b. costi degli strumenti e delle attrezzature indispensabili al progetto di ricerca.
c. costi dei fabbricati e dei terreni nella misura e per la durata in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca;
d. costi della ricerca contrattuale, delle competenze tecniche e dei brevetti, acquisiti o ottenuti in licenza utilizzati esclusivamente ai fini dell'attività di ricerca;
e. spese generali supplementari derivanti direttamente dal progetto di ricerca;
f. altri costi di esercizio, inclusi costi di materiali, forniture e prodotti analoghi, sostenuti direttamente per effetto dell'attività di ricerca.
g. spese relative ai programmi di potenziamento delle infrastrutture di ricerca
h. spese relative ai progetti di promozione e diffusione
i. spese relative alle reti di cooperazione
j. spese relative agli studi di fattibilità tecnica, studi preliminari ad attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale.
k. Diritti di proprietà industriale
l. consulenza gestionale; assistenza tecnologica; servizi di trasferimento di tecnologie; upgrading tecnico del personale; consulenza in materia di acquisizione, protezione e commercializzazione dei diritti di proprietà intellettuale e di accordi di licenza; consulenza sull'uso delle norme.
m. locali per ufficio; banche dati; biblioteche tecniche; ricerche di mercato; utilizzazione di laboratori; etichettatura di qualità, test e certificazione.
n. Servizi per l’innovazione dei processi e dell’organizzazione dei servizi
o. Servizi per applicazioni internet relative all’e-commerce, al networking ovvero finalizzati all’acquisizione di dotazioni materiali e immateriali che possono permettere loro la migliore fruizione delle TIC e l’implementazione di ecosistemi digitali di business
p. Acquisizione di servizi reali avanzati per il rafforzamento competitivo delle imprese
q. Acquisizione di nuovi impianti ed attrezzature nuovi di fabbricazione caratterizzati dalla presenza di tecnologie innovative ed introdotti in risposta a specifici piani di sviluppo aziendale finalizzati all’introduzione di innovazione di prodotto, processo ed organizzativa.
r. infrastrutture di ricerca ad accesso aperto: laboratorio, centro di prove;
s. infrastrutture di rete a banda larga.
t. Coaching per lo sviluppo di carriera di giovani lavoratori

Per gli interventi sopra indicati sono ritenute ammissibili le seguenti spese:
1) spese del personale interno che partecipa alla realizzazione del progetto, in misura massima del 10% dell’investimento complessivo;
2) costi generali ed accessori, inclusi costi di materiali, forniture e prodotti analoghi, sostenuti direttamente per il progetto, gli oneri per le fideiussioni e per gli oneri di aggregazione, nel limite del 5% dell’investimento complessivo.

Le agevolazioni, in forma di contributi in conto capitale, sono definite in termini di intensità di aiuto rispetto ai costi ammissibili secondo i massimali applicabili indicati nelle rispettive normative di riferimento e diverse in funzione della tipologia di programma e dimensione del richiedente (piccola, media o grande impresa) e vanno da un minimo del 10% ad un massimo dell’80% delle spese ammissibili.
I programmi di investimento devono essere, di norma, realizzati nel termine massimo di 24 mesi che decorrono dalla data di pubblicazione della graduatoria dei soggetti beneficiari
Scadenza presentazione domande: 13/07/2009

Bando attività I.4 - Acquisizione di servizi avanzati per le PMI - 06/07/2009

Possono presentare domanda: le microimprese, piccole e medie imprese, singole o aggregate, aventi almeno una unità produttiva nel territorio regionale oppure che intendano aprirla entro i 30 gg. successivi alla sottoscrizione dell’atto d’impegno. Le forme di aggregazione previste sono le seguenti:
- le ATI – Associazioni Temporanee di Imprese;
- le ATS – Associazioni Temporanee di Scopo;
- i Consorzi, costituiti anche in forma cooperativa
Le imprese richiedenti devono svolgere attività ricomprese nei codici B, C, D, E, F, H, J, M, N di cui alla classificazione ATECO 2007, salvo esclusioni.
I programmi di investimento ammissibili riguardano una o più delle seguenti tipologie di intervento:
A) Acquisizione di servizi reali avanzati di consulenza esterna per il rafforzamento competitivo delle imprese:
B) Acquisizione di servizi reali avanzati di consulenza esterna per il sostegno di attività relative a progetti complessi di internazionalizzazione
C) Acquisizione di servizi avanzati per la realizzazione di aggregazioni fra più aziende e la costituzione di reti di collaborazione operativa fra le aziende stesse ed altri soggetti coinvolti nei processi di sviluppo
D) “Patti per la produttività”, “Progetti imprenditoriali strategici”, “Patti per la sicurezza”.
Le spese ammesse sono quelle relative alle consulenze specialistiche, tra le quali le certificazioni aziendali e di prodotto, le consulenze gestionali e di marketing, l’internazionalizzazione e la penetrazione di nuovi mercati, audits, creazione marchi, etc.
Per tutte le tipologie di intervento sopra descritte sono ritenute ammissibili le seguenti spese:
1) spese del personale interno che partecipa alla realizzazione del progetto, in misura massima del 10% dell’investimento complessivo;
2) costi generali ed accessori, inclusi costi di materiali, forniture e prodotti analoghi, sostenuti direttamente per il progetto, gli oneri per le fideiussioni e per gli oneri di aggregazione, nel limite del 5% dell’investimento complessivo.
I contributi sono pari al 50% dei costi ammissibili.
I programmi di investimento devono essere realizzati nel termine massimo di 24 mesi che decorrono dalla data di pubblicazione della graduatoria dei soggetti beneficiari
Scadenza presentazione domande: 6/07/2009
In considerazione della complessità della normativa e dei progetti da presentare, si consiglia vivamente gli eventuali interessati di effettuare una pre-verifica di ammissibilità ed una pre-valutazione sulla base delle premialità previste dal bando in tempo debito.

Bando Attività I.6 - prodotti e processi produttivi rispettosi dell'ambiente - 06/07/2009

Bando per la concessione di agevolazioni volte a sostenere programmi di investimento finalizzati all’introduzione e all’utilizzo delle migliori tecniche disponibili per la prevenzione dell’inquinamento ed il risparmio energetico (eco-innovazione).
Possono presentare domanda: le microimprese, piccole e medie imprese, singole o aggregate, aventi almeno una unità produttiva nel territorio regionale oppure che intendano aprirla entro i 30 gg. successivi alla sottoscrizione dell’atto d’impegno.
Le forme di aggregazione previste sono le seguenti:
- le ATI – Associazioni Temporanee di Imprese;
- le ATS – Associazioni Temporanee di Scopo;
- i Consorzi, costituiti anche in forma cooperativa
Le imprese richiedenti devono svolgere attività ricomprese nei codici B, C, D, E, F, H, J, M, N di cui alla classificazione ATECO 2007, salvo esclusioni.
I programmi di investimento ammissibili devono essere finalizzati all’introduzione ed all’utilizzo delle migliori tecniche disponibili per la prevenzione dell’inquinamento ed il risparmio energetico (eco-innovazione) mediante:
- l’individuazione di metodi di produzione che identifichino specifiche filiere di significativo e misurabile eco-valore;
- l’individuazione e l’applicazione di metodi atti a garantire il contenimento delle emissioni derivanti dai cicli produttivi (quali, ad esempio, lo sviluppo di tecniche appropriate per l'eliminazione di sostanze pericolose contenute nei rifiuti al fine di favorirne il recupero) ovvero mediante l’ottimizzazione degli impianti in funzione di un miglior contenimento della spesa energetica (ad es. cicli produttivi chiusi);
- l’individuazione e l’applicazione di metodi di produzione, confezionamento e commercializzazione fortemente improntati alla riduzione della massa di rifiuti intermedi e finali oltre che l’impiego di prodotti eco-compatibili, riutilizzabili, riciclabili o recuperabili in altri cicli e/o filiere;
- investimenti finalizzati alla produzione di materie, sostanze e prodotti secondari derivanti dalle attività di riutilizzo, riciclo o di recupero di rifiuti;
- interventi in bioarchitettura e bioingegneria per l’adeguamento delle strutture produttive in un’ottica di eco-innovazione.
Le spese ammissibili, pur differenziate in base alla tipologia di intervento, riguardano:
- progettazione, direzione lavori, studi di fattibilità e di valutazione di impatto ambientale, oneri per le concessioni edilizie e collaudi di legge
- acquisto del suolo aziendale, sue sistemazioni e indagini geognostiche
- opere murarie e assimilate;
- realizzazione o acquisizione di infrastrutture specifiche aziendali;
- realizzazione o acquisizione di macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica, compresi quelli necessari all’attività amministrativa dell’impresa, con esclusione di quelli relativi all’attività di rappresentanza; mezzi mobili non targati, purché strettamente necessari al ciclo produttivo, dimensionati all’effettiva produzione, identificabili singolarmente ed a servizio esclusivo dell’impianto;
- programmi informatici, purché commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
- brevetti relativi a nuove tecnologie di prodotto o di processo, in misura congrua e compatibile con il conto economico relativo al programma
- servizi specialistici atti all’individuazione delle tecnologie e delle pratiche utili all’introduzione degli investimenti in eco-innovazione nonché delle filiere di significativo eco-valore

Per tutte le tipologie di intervento sopra descritte sono ritenute ammissibili le seguenti spese:
1) spese del personale interno che partecipa alla realizzazione del progetto, in misura massima del 10% dell’investimento complessivo;
2) costi generali ed accessori, inclusi costi di materiali, forniture e prodotti analoghi, sostenuti direttamente per il progetto, gli oneri per le fideiussioni e per gli oneri di aggregazione, nel limite del 5% dell’investimento complessivo.

I contributi variano a seconda dell’intervento proposto, dalla dimensione aziendale e ed all’ubicazione della sede operativa interessata, ed oscillano tra il 10 ed il 50% dei costi ammissibili, in alcuni casi entro il tetto de minimis.

I programmi di investimento devono essere realizzati nel termine massimo di 24 mesi che decorrono dalla data di pubblicazione della graduatoria dei soggetti beneficiari
Scadenza presentazione domande: 06/07/2009
In considerazione della complessità della normativa e dei progetti da presentare, si consiglia vivamente gli eventuali interessati di effettuare una pre-verifica di ammissibilità ed una pre-valutazione sulla base delle premialità previste dal bando in tempo debito.

9 giu 2009

scheda analisi fattibilità

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